Cos’è per te inclusività?
E per lei? Per loro? Sarebbe bello partire da uno scambio di idee reciproco per sviluppare insieme questa parola. Magari una prossima volta faremo proprio così. Intanto abbiamo voglia di raccontarvi un po’ la visione di Boulders No Borders.
Per noi inclusività rappresenta molte cose, potremmo dire che è il fondamento di Brocchi Sui Blocchi, il terriccio fertile e bio-diverso da cui diamo forma a tutto ciò che creiamo e facciamo. Inclusività per noi è condivisione, antisessismo, è scalare insieme sotto uno stesso blocco, o ai piedi della stessa falesia, senza divisioni né confini. Per questo un anno fa è nato lo slogan Boulders No Borders, l’arrampicata per unire, mai per dividere.
Boulder è condivisione
L’idea di Boulders No Borders prende forma con il tour con LaSportiva 2022 e inizia esattamente con il tracciare blocchi senza grado durante gli eventi nelle palestre. Come dice qualcuno di noi: “perché siamo socialisti”. Perché, di fatto, questo non è che l’approccio egualitario applicato al bouldering: sotto un blocco siamo tutte e tutti uguali, di fronte alle difficoltà così come ai successi, e lavoriamo insieme per risolvere un problema. In questo lavoro di squadra non importa il grado, che viene messo da parte a favore della collaborazione. E soprattutto per poter dire che se un blocco lo chiudi te, vale anche per me, no?
Nel boulder poi è molto facile fare gruppo con chi trovi a scalare vicino a te, basta superare la difficoltà iniziale, cioè il non conoscersi, ma spesso bastano due consigli, una richiesta di methode, che si è subito compagnə di squadra.
Visto che poi questa vicinanza fisica non ci bastava, abbiamo dato il via a un’intera community per poter condividere tutto, dalla tristezza per una giornata no, allo stampaggio inaspettato del progetto, alla fatica dell’allenamento; quando siamo insoddisfatti dei nostri pochi passi avanti e quando invece siamo felici per il miglioramento; quando si bevono birrette e quando è semplicemente bello stare in compagnia, all’aria aperta, sotto lo stesso sole.
Boulder è antisessismo
Boulders No Borders si erge per un senso di inclusività estremamente profondo in una società che è troppo spesso machista e sessista, cosa che si rispecchia poi nel mondo dell’arrampicata, dove spesso o sei il maschio forte o non vali nulla; o sei la femmina fica che ha bisogno di consigli o se scali duro è perché in fin dei conti sei un “maschiaccio”.
Rivendichiamo l’uguaglianza di genere e di orientamento sessuale, siamo tutti e tutte uguali davanti a ciò che scaliamo, così come di fronte a ogni aspetto della vita. Ciò che conta è poter esprimere sé stesse e sé stessi e accettarci come siamo.
Boulder è niente confini
In un mondo che spesso divide, giudica, sminuisce e allontana il diverso, invece che comprendere e accogliere, possiamo con gioia dichiarare che sotto un blocco siamo tutti uguali, non esistono confini, non esistono nazioni, si è tutti uniti da un’unica passione.
Quante volte a scalare incontriamo gente nuova, di tutti i paesi? Alla fine sotto i blocchi parliamo la stessa lingua, ci rivediamo nello stesso gesto, nella stessa attività.
Il bouldering ci unisce ed elimina ogni frontiera, qualunque divisione possibile. Ha lo straordinario potere di avvicinare e far conoscere persone che magari non si sarebbero mai incontrate, per studi o lavori diversi, per storia, per abitudini e amicizie diverse. Ma l’arrampicata come unico comune denominatore spesso è sufficiente.
Con quest’idea, questo modo di vivere l’arrampicata, rivendichiamo per tutte e per tutti la possibilità di scalare, senza doverci sentire inadeguati per come siamo, ma uguali sotto lo stesso blocco. Boulders No Borders è lo slogan di Brocchi Sui Blocchi per un mondo più bello, più equo, più bio-diverso.
Laura Persavalli